domenica 27 dicembre 2015

scritto da Alekos Panagulis

"Yesterday is history, today is a gift, tomorrow is a mistery". Lessi questa scritta un paio di anni fa su un evento internazionale e mai come oggi mi ritornano in mente queste parole.
Un mistero, appunto come quello che attanaglia Gela e i gelesi, ansiosi di conoscere le sorti di un'intera città, in balìa dei soliti noti.

Non è mai facile sintetizzare un concetto in poche righe - tantomeno un anno - perché spesso ci si ricorda degli avvenimenti negativi e quasi mai di quelli positivi che involontariamente passano in secondo piano. Pertanto nel descrivere quest'anno iniziamo dagli eventi lieti per poi passare alle noti dolenti. Già, gli eventi lieti, ovvero?
Il nulla, o forse no, ricordando il 70 a 30 di Giugno. Per il resto nessun evento ha caratterizzato positivamente la città, inutile raccontare balle o notizie fantasiose, sebbene la liberazione di Gela da decenni di governo di sinistra dia tuttora tante speranze.

La chiusura dello stabilimento ha caratterizzato in negativo quest'anno gelese, ma essa pur non essendo giunta all'improvviso, non è mai stata fronteggiata da sindacati e classe politica che hanno fatto ben poco per salvaguardare i posti di lavoro a differenza dei casi Livorno e Taranto.
Vedete, la chiusura dell'Enichem potrebbe rappresentare un'immensa occasione di sviluppo per il territorio sfruttando l'attuale rimodulazione dell'economia mondiale, ma in questo processo è venuto a mancare un passaggio chiave: la programmazione. Nessun amministratore gelese ha mai deciso di sporcarsi le mani progettando una nuova economia post-Eni e qualsiasi tipo di riconversione sarà comunque un processo lungo e tortuoso, in un periodo in cui di certo Gela non può mettersi anni di "stop".

L'anno che volge al termine è stato l'anno delle partenze: inutile negarlo, tantissimi gelesi, giovani e meno giovani, hanno intrapreso la grande fuga - dall'ormai ex "Perla del Mediterraneo" - in cerca di lavoro, ma affamati di futuro e di nuove esperienze, proprio come augurava Steve Jobs in uno dei suoi più celebri discorsi.

Ciononostante, disconosco la parola rassegnazione, poiché penso che anche nei momenti più bui sia fondamentale ricordare che nessun fenomeno al Mondo possa impedire al Sole di risorgere.
Non è una frase fatta, un anno agrodolce non può decretare la fine di una città dalla storia millenaria, bensì deve essere un motivo in più per impegnarsi, poiché cambiare si può.
Gelesi, restiamo uniti, possiamo e dobbiamo rinascere, ma ad oggi, tomorrow is a mistery.

lunedì 21 dicembre 2015

scritto da Alekos Panagulis
Sono attonito. Non avrei mai pensato pochi giorni prima del Santo Natale di essere sconvolto da un fatto di cronaca così grave. Dinanzi l'uccisione di un uomo, in pieno Centro Storico, le parole sono superflue ma talvolta restano l'unico mezzo utile per smuovere le coscienze dalla perenne latenza ad una fase attiva.

Quella maledettissima sera in Piazza, eravamo dei veri e propri bambini, impotenti e piccoli dinanzi alla malvagità dell'uomo che in sella ad uno scooter e in assenza della ragione genera mostri criminali. Ma come si può uccidere un uomo, a sangue freddo e davanti a tutti, in pieno centro?
Oggigiorno è ingiustificabile "giocare" a fare il gangster e mai come oggi Gela non può permettersi di rivivere il terrore generato da questi balordi.

Gela non è delinquenza. Sfatiamo un tabù: qualche centinaio di criminali non può etichettare un'intera popolazione, i gelesi onesti compongono la stragrande maggioranza della città, che seppur silenziosamente, lavora per migliorare la comunità.
Gela non è mafia. Ecco un altro tabù, che del resto riguarda l'intera Sicilia, ma alcune mele marce non costituiscono un popolo.
E' pertanto fondamentale, oggi più che mai, dare un segnale chiaro a chi crede di poter mettere sotto scacco un'intera città a suon di proiettili.

Le nostre non sono frasi fatte, bensì occorrono risposte concrete, auspicando che i cittadini gelesi inizino a distinguersi per due semplici virtù: il rispetto e l'onestà. Gela vuole voltare pagina, senza dimenticare il passato, per guardare al presente e al futuro da persone migliori, cittadini esemplari e virtuosi in una società dai dimenticati valori.











sabato 19 dicembre 2015

Gli ultimi e gravissimi fatti di violenza avvenuti a Gela, impongono uno scatto di orgoglio della "Società Civile" che non può essere buona soltanto per fare liste elettorali in periodo di elezioni. Noi cittadini dobbiamo organizzare tramite tutte le forze di questa Città, una manifestazione per la Legalità, per la non violenza. Non può succedere in una Città normale che un uomo venga freddato nella piazza principale o ci sia qualcuno che usa le armi come mezzo ordinario per dirimere contese private. Faccio appello a Rosario Crocetta (Leader e mentore del movimento sociale contro le Mafie e Presidente della Regione Siciliana),   Avv. Elisa Nuara (Fondatrice dell'Associazione Legalità & Sviluppo) , Franzone (CSAG), Elio Cassarino e Tiziana Iozza (Gelesis Populus), Consorzio Gela CentroJerry Italia (Portavoce di Artisti Uniti ), Rocco Cutini (Associazione Renovatio), il Preside del Liceo Classico Pellitteri, e a tutti gli altri Presidi di istituti di ogni ordine e grado, nonché ai rappresentanti delle istituzioni tutte iniziando dal Sindaco di Gela Domenico Messinese e dal Presidente del Tribunale, il Procuratore e il Prefetto per organizzare una grande manifestazione per la Legalità contro la violenza e per chiedere maggiore attenzione alle forze dell'ordine con presidi visibili in tutti i posti principali della Città.
Una Città che vive nella barbarie e nel degrado non ha alcuna possibilità di sviluppo né industriale e né turistico. La cittadinanza si deve indignare e prego gli "opinion maker" tutti e i media di dare risalto a questa proposta di cui tutti dovremo essere portavoce ed autori senza alcuna distinzione né colore politico. Questo natale la cittadinanza ha bisogno di unirsi solidalmente contro la violenza, l'inciviltà e l'indifferenza aldilà di ogni credenza religiosa, agnosticismo, ateismo e appartenenza. Quindi propongo di fare una "VEGLIA PER LA LEGALITA' " proprio la vigilia di Natale il 24 Dicembre 2015 contro ogni violenza e per la solidarietà ai famigliari delle vittime.


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