mercoledì 17 giugno 2015

Oggi, Tensivamente PuntoIt è stato ammesso a pubblicare le sue notizie in Gela - Brainstorming e questo è avvenuto nonostante Totò Cataniapresidente dell'Associazione Editrice della testata, sia stato in questa campagna elettorale un essere capace di insinuare odio e falsità su candidati, persone, su questo gruppo e sul sottoscritto. Tutti i giorni Totò ha dimostrato non solo che è privo di qualsiasi morale/etica sia personale- religiosa che deontologica, ma ha anche dimostrato la sua natura ipocrita ed opportunista (nel senso più spregevole del termine) essendo regista e primo attore della “macchina dell’odio” e poi annunziatore di moderazione con i suoi “famosi” proclami ad abbassare i toni.
Ma l’ipocrisia e la sua incoerenza si qualificano anche nella critica e nel disprezzo contro il gruppo “Gela Brainstorming” ed “chiamiamolo Moderatore” prima, seguite da una nuova iscrizione dopo, proprio durante la campagna elettorale per fare la pubblicità a Fasulo, alla sua testata online e quant’altro gli faccia comodo... insomma quello che tutti definiremmo una “bella” persona.
Nonostante questo, essendo di principi profondamente liberali ed essendo questo gruppo ispirato agli stessi ideali, non solo la visione di Totò Catania in campagna elettorale ha avuto lo stesso rispetto delle altre, ma è stata argomento di spunto per tutti gli attivisti più partecipi di questo gruppo e per tutta la collettività che coi post dello stesso ha capito alcuni aspetti importanti, e ha così favorito la vittoria di Domenico Messinese e del Movimento 5 Stelle contro l’ex Sindaco Angelo Fasulo.
TensivamentePuntoIt viene inserito per rispetto di tutti gli altri ragazzi che ci lavorano,che hanno l'obiettivo di informazione vera e per rispetto diStefania Pistritto, direttore responsabile della testata e stimatissima professionista, capace di insegnare a questi volenterosi ragazzi che l’informazione significa pluralità e non solo "l'assolo di un trombone".
Detto questo Tensivamente, come tutte le altre testate, ha accettato di inserire una breve intro sulle notizie e/o un commento originale rivelando l’autore reale dello scritto che pubblicherà su questo gruppo. Io mi sentirò libero di poter criticare,come tutti, sia le notizie che la testata con imparzialità e a seconda dei contenuti che emergeranno e senza remore di sorta.
Cari Saluti
Il Chiamiamolo Moderatore

lunedì 15 giugno 2015

I risultati delle indagini di Gela-Brainstorming + Today24.it per le Amministrative 2015:





Le nostre indagini web (a partire da quella sul Sindaco) dimostrano che il gruppo facebook Gela-Brainstorming è un gruppo eterogeneo e rappresentativo della Città, infatti, i risultati delle opinioni sono identiche al sentimento della Città.
Questo per noi deve essere motivo di vanto ed anche monito per non rompere l'accoglienza a tutti i pareri e a tutte le voci, perché il motto di Gela-Brainstorming deve essere quello di Radio Radicale, cioè: "in una sola voce tutte le voci", sempre nel rispetto del regolamento e dei principi a cui ci ispiriamo.
Grazie a tutti


domenica 14 giugno 2015

Sono due le indagini in cui siete chiamati ad esprimervi:

- Chi hai votato come sindaco? https://it.surveymonkey.com/r/LZLHJM9
- Cosa ti ha fatto maturare questa decisione? https://it.surveymonkey.com/r/V956DT6

Grazie a Alekos Panagulis e alla sua pagina per aver realizzato i sondaggi ;)

sabato 6 giugno 2015

#NOALLANEOLINGUA

Dalla diffusione delle prime menzogne sulla Raffineria, del protocollo ENI, sullo stato della Città di Gela, sui programmi elettorali ho inaugurato l'hashtag #NOALLANEOLINGUA per raccogliere tutte le informazioni in grado di informare correttamente la cittadinanza.
Personalmente non penso ci sia un candidato migliore, almeno dal punto di vista personale entrambi i candidati  (Messinese e Fasulo) meritano rispetto e l'ascolto necessario per capire argomenti e valutare quanto fatto nel corso degli anni.

Perché ho scelto "no alla neolingua?

La neolingua è una lingua artificiale artistica immaginata e descritta da George Orwell per il suo libro 1984[1].
Fine specifico della neolingua non è solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Una volta che la neolingua fosse stata radicata nella popolazione e la vecchia lingua (archelingua) completamente dimenticata, ogni pensiero eretico (cioè contrario ai princìpi del partito) sarebbe divenuto letteralmente impossibile, almeno per quanto attiene a quelle forme speculative che derivano dalle parole.

Io non patteggio ne per una parte ne per l'altra, io patteggio per i gelesi affinché abbiano la possibilità di scegliere quello che vogliono secondo verità e correttamente informati, quindi? #noallaneolingua 

giovedì 4 giugno 2015


martedì 2 giugno 2015

Articolo 5

Norme in materia di attribuzione del premio di maggioranza

Il comma 1 dell'articolo 5 sostituisce il comma 5 dell'articolo 2 della legge regionale n. 35/1997, che detta disposizioni per i comuni con popolazione sino a 10.000 abitanti.

Tale modifica aumenta il premio di maggioranza nei confronti della lista collegata al sindaco proclamato eletto portandolo dal 60% ai 2/3 dei seggi.

La norma lascia inalterata la percentuale del 60% quale premio di maggioranza per la lista che ha ottenuto il 50% + 1 dei voti, non collegata al sindaco eletto; in questo caso alla lista collegata al sindaco eletto sarà attribuito il 40% dei seggi.

Il comma 2 dell'articolo summenzionato introduce all'articolo 2 della legge regionale n. 35/1997 il comma 5 bis.

Detto comma disciplina l'attribuzione dei seggi alle liste nei comuni con popolazione sino a 3.000 abitanti; la disposizione normativa stabilisce che, ferma restando l'attribuzione dei due terzi dei seggi alla lista collegata al sindaco eletto, il restante terzo viene attribuito alla lista collegata al candidato sindaco non eletto che ha ottenuto il numero di voti immediatamente inferiore a quello del candidato eletto.

Quindi, nei comuni con popolazione sino a 3.000 abitanti, per l'attribuzione del terzo dei seggi va preso in considerazione il numero di voti riportati dai candidati sindaci non eletti e non il numero dei voti di lista come avviene nei comuni compresi nelle altre fasce di popolazione.

Articolo 6

Interpretazione autentica in materia di computo dei voti per l'attribuzione del premio di maggioranza

La norma introduce un'interpretazione autentica in materia di computo dei voti per l'attribuzione del premio di maggioranza di cui al comma 6 dell'articolo 4 (elezioni dei consigli comunali nei comuni superiori a 15.000 abitanti) e del comma 7 dell'articolo 7 (elezioni dei consigli provinciali) entrambi della legge regionale n. 35/1997.

L'articolo 6, in particolare, ricompone una difformità di orientamenti tra gli organi consultivi della Regione siciliana, che hanno escluso la possibilità che i voti raccolti dalle liste che non abbiano superato la soglia di sbarramento siano recuperabili ai fini del premio di maggioranza, e i giudici amministrativi di primo grado, che al contrario hanno assunto una posizione permissiva.

Il legislatore regionale ha recepito, con la presente disposizione, il primo degli indirizzi espressi, escludendo, di conseguenza, il riutilizzo delle preferenze ottenute dalle liste sottosoglie per il premio di maggioranza ai sensi del comma 3 bis dell'articolo 4 e del comma 4 bis dell'articolo 7 della citata legge regionale n. 35/1997.

Di recente, la norma qui in esame è stata applicata dal Consiglio di giustizia amministrativa nella sentenza n. 812 dell'11 novembre 2011, la quale, in riforma del precedente arresto del TAR, ha ravvisato la ratio della soglia di sbarramento nella necessità di favorire la concentrazione dei candidati in liste omogenee ed orientare il lettore verso raggruppamenti o liste che garantiscano l'utilità del voto.

E la norma di interpretazione autentica oggetto della presente circolare sarebbe confermativa di tale principio.

Considerate le finalità interpretative correlate ad un atto di indirizzo quale è la circolare, appare opportuno, in questa sede, un approfondimento sui criteri di attribuzione del premio di maggioranza, per i quali occorre fare una preliminare distinzione dei due periodi elettorali in: primo turno e secondo turno o ballottaggio.

I TURNO

Qualora il sindaco venga eletto al primo turno, la lista (nel caso in cui al candidato sindaco sia collegata una sola lista) o la coalizione di liste, a lui collegate, ottiene il premio di maggioranza a condizione che:

nessun'altra lista, o gruppo di liste, abbia raggiunto il 50% + 1 dei voti validi (primo periodo del comma 6 dell'articolo 4 della l.r. 35/1997);

la lista, o gruppo di liste, collegata/o al sindaco eletto abbia ottenuto almeno il 40% dei voti validi (ultimo periodo del comma 6 dell'articolo 4 della legge regionale n. 35/1997).

II TURNO o BALLOTTAGGIO

Qualora il sindaco non venga eletto al primo turno, e quindi si rende necessario procedere al turno di ballottaggio, al candidato sindaco viene data la facoltà, fermi restando i collegamenti del primo turno (comma 6 dell'articolo 3 della legge regionale n. 35/1997), di dichiarare ulteriori collegamenti con altre liste.

La lista, o gruppo di liste, collegata/o al sindaco eletto al secondo turno ottiene la maggioranza dei seggi a condizione che nessuna lista, o gruppo di liste, collegata/o al sindaco non eletto abbia raggiunto il 50% + 1 dei voti validi (comma 6 dell'articolo 4 della legge regionale n. 35/1997).

Se la condizione non si verifica, alla lista, o gruppo di liste, collegata/o al candidato sindaco eletto viene comunque assegnato il premio di maggioranza a prescindere che la lista o gruppo di liste a lui collegata/o raggiunga la soglia del 40% dei voti validi (primo periodo del comma 6 dell'articolo 4 della legge regionale n. 35/1997).

E' da tenere presente, che nel turno di ballottaggio, per il raggiungimento del 50% + 1 dei voti validi, le percentuali di voti ottenuti dalle singole liste che vanno sommate, sono quelle risultate nel primo turno di votazione, considerato che nel secondo turno l'elettore esprime solo la preferenza per il candidato sindaco e non più per le liste. Sempre nel turno di ballottaggio devono anche essere considerate e sommate le percentuali delle liste il cui collegamento è stato operato successivamente al primo turno ai sensi del comma 6 dell'articolo 4 della legge regionale n. 35/1997, e comunque a condizione che abbiano superato la soglia dello sbarramento del 5%.

Conclusivamente, appare opportuno evidenziare che con l'espressione "voti validi" per il raggiungimento della soglia di sbarramento del 5% deve intendersi il totale dei voti espressi dagli elettori meno le schede bianche e meno le schede nulle; invece, in tema di premio di maggioranza, si deve intendere il totale dei voti validi come sopra calcolati escludendo i voti delle liste che non hanno superato la soglia dello sbarramento e che non sono ammesse alla distribuzione dei seggi.

Articolo 7

Mozione di sfiducia

Il dettato normativo, a modifica dell'articolo 10 della legge regionale n. 35/1997, incide sulla percentuale dei consiglieri che devono approvare la mozione di sfiducia affinché la stessa esplichi i suoi effetti.

Detta percentuale, precedentemente fissata al 65%, viene aumentata ai "due terzi" del totale dei consiglieri delle province regionali e dei comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti.

Ai fini dell'osservanza del disposto normativo si sottolinea che, laddove non è determinabile la quantificazione dei due terzi per numeri interi, l'arrotondamento deve essere effettuato sempre per eccesso, anche se la cifra decimale è inferiore a 50 poiché se l'arrotondamento venisse effettuato per difetto non si raggiungerebbe la soglia dei due terzi stabilita dalla norma de quo.

Rimane vigente la percentuale del numero di consiglieri occorrenti per l'approvazione della mozione di sfiducia nei comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti ("quattro quinti").

Inoltre, al predetto articolo 10, viene aggiunto il comma 1 bis, il quale fissa dei termini entro i quali la mozione di sfiducia non può essere proposta. Detti termini sono:

a) nei primi ventiquattro mesi del mandato, il cui termine decorre dalla data di insediamento del sindaco o del presidente della provincia regionale;

b) negli ultimi centottanta giorni del mandato stesso.

Infine, il comma secondo dell'articolo 10 disciplina le modalità di esercizio della mozione di sfiducia.

Questa, in particolare, deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati ed è posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione.

Dall'approvazione della mozione consegue l'immediata cessazione degli organi del comune o della provincia regionale e si procede con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell'Assessore per le autonomie locali e per la funzione pubblica, alla dichiarazione di anticipata cessazione dalla carica degli organi elettivi del Comune o della Provincia, e si provvede alla gestione commissariale dell'ente, fino alla prima tornata elettorale utile.

fonte prefettura Palermo: http://www.prefettura.it/palermo/contenuti/36558.htm

lunedì 1 giugno 2015

Liste Sondaggi Amministrative 2015


Sindaco Sondaggi


con la collaborazione di Carlo Brevi - Santaruina.it

Gela – Siamo in campagna elettorale e cresce la voglia di voler votare bene e di sostenere il miglior candidato possibile per la collettività, per risolvere i problemi della comunità: ma abbiamo veramente la possibilità di migliorare la nostra Comunità con una preferenza?
Per rispondere a questa domanda, dovremmo tornare indietro alle prime democrazie nella Storia delle società umane, per motivo mi avvarrò di un esperto di storia, filosofia, religioni e miti, Carlo Brevi, conosciuto per il Blog Santaruina.it.
Posso premettere, innanzitutto che la democrazia classica non prevedeva il suffragio universale e che il diritto di voto era appannaggio di pochi. Infatti, la cittadinanza era riconosciuta a coloro i quali avevano un certo grado di istruzione ed una certa condizione economica, di certo si trattava di uomini mediamente più intelligenti di noi che non venivano “educati”, ma venivano “formati” al pensiero, alle arti e molto altro senza seguire i “programmi ministeriali” del Governo.
 Nelle società moderne, invece, al raggiungimento della maggiore età, tutti acquisiscono il diritto al voto e alla selezione del governo del nostro paese: ma siamo tutti davvero interessati ed informati?
Nel passato, i popoli che hanno inventato la democrazia credevano che non tutti fossero nelle condizioni di votare, persone troppo povere o non in grado di capire per questione di abitudine, sarebbero state preda del qualunquismo e della propaganda. 
Nelle democrazie moderne, invece, che si basano sul suffragio universale la gente è spaccata tra coloro che sono polarizzati in valori contrapposti, coloro i quali sono facilmente suggestionabili (il c.d. voto moderato), coloro i quali hanno voglio di lucrare sulla democrazia e coloro i quali non vogliono partecipare.
Il voto c.d. moderato o meglio voto conservato subisce l’influenza della propaganda e dei Mass Media e dei gruppi di potere.
Quindi a questo punto chiedo al nostro ospite di oggi: Carlo ci sarà una possibilità di selezionare delle persone valide in questa campagna elettorale? La democrazia è mettere una crocetta ogni 5 anni su un foglietto?

Se la democrazia potesse avere un senso, questo potrebbe al massimo trovarsi nell'ambito delle elezioni locali, e questo perché il presupposto dei concetti di “delega” e di “rappresentanza”, concetti sui quali la democrazia  si fonda, necessitano di una conoscenza profonda, personale, tra votante/elettore e candidato.
In ambito nazionale questo non è possibile, poiché poco si sa delle reali intenzioni e del reale carattere di chi chiede il nostro voto, mentre in ambito locale vi è ancora la possibilità di avere una conoscenza diretta della persona a cui potremmo affidare il compito di rappresentarci.
E per rispondere anche alla seconda parte della domanda, la democrazia presupporrebbe un costante vigilare sull'operato delle persone scelte per rappresentarci, e, ancora una volta, questo è possibile solo in ambito locale e limitato, laddove ci si confronta con le azioni degli eletti in prima persona ogni giorno, dovendo affrontare le scelte che essi operano per la comunità.
La crocetta in sé, posta su di un foglietto di carta ogni 5 anni risulta essere in fin dei conti una sorta di atto simbolico, un modo per convincere il singolo cittadino di far parte in qualche modo del processo decisionale.


Però Gela  è una Città da 80.000 abitanti con una situazione di disagio economico-sociale grande e l'educazione a votare per averne un ritorno personale: come possiamo sperare di selezionare il meglio? con i media locali abbastanza timidi e sempre preoccupati del potere?
In effetti, già un contesto come Gela esula da quello di piccola comunità; la democrazia ha senso al massimo solo in un contesto ridotto. Quando entrano in ballo situazioni come quelle che descrivi stiamo parlando d'altro, e qui il discorso si dovrebbe fare brutale e "antipatico".
Quando la democrazia assume queste dimensioni, allora diventa il terreno ideale per persone che hanno altri interessi che non il "bene comune", concetto vago e sfuggente, e diventa un gioco di scambio di favori, nella migliore delle ipotesi, oppure dove si affrontano i plagiatori e populisti migliori e alla fine vince chi sa vendersi meglio.
Quindi nessuna probabilità di selezionare il meglio?

Su questo punto lascio la risposta agli scritti di Renè Guenon:

"Ma la grande abilità dei dirigenti democratici del mondo moderno sta nel far credere al popolo che esso si governi da sé.
E il popolo si lascia persuadere volentieri, tanto più che così esso si sente adulato, mentre è incapace di riflettere quanto occorre per accorgersi di una simile impossibilità.
Per creare questa illusione, si è inventato il “suffragio universale”: è l’opinione della maggioranza come presunto principio della legge.
Ciò di cui non ci si accorge, è che l’opinione pubblica è qualcosa che si può facilissimamente dirigere e modificare.
Per mezzo di adeguate suggestioni in essa si possono sempre provocare delle correnti nell’uno o nell’altro senso.
Non ricordiamo più chi ha parlato di “fabbricare l’opinione”: espressione giustissima, benché bisogna dire, da un lato, che i dirigenti apparenti non sono sempre coloro che dispongono dei mezzi necessari per venire a tanto[...]

Ci limiteremo a segnalare che questa stessa incompetenza offre il vantaggio di alimentare la illusione in discorso: effettivamente solo in tali condizioni gli uomini politici in questione possono sembrare l’emanazione della maggioranza, apparendo quasi come un’immagine di essa, giacché la maggioranza, quale si sia la materia su cui è chiamata a pronunciarsi, sarà sempre costituita dagli incompetenti, il cui numero è incomparabilmente più grande di quello degli uomini capaci di decidere con piena cognizione di causa.
[…]
L’errore più visibile è proprio quello or ora indicato: il parere della maggioranza non può essere che l’espressione dell’incompetenza, la quale poi risulta dalla mancanza d’intelletto o dall’ignoranza pura e semplice.
Qui si potrebbero fare intervenire alcune osservazioni in fatto di “psicologia collettiva” ricordando soprattutto il fatto ben noto, che in una folla l’insieme delle reazioni mentali producentisi negli individui che ne fanno parte forma una risultante che non corrisponde nemmeno al livello medio, bensì a quello degli elementi più bassi."
A causa della disinformazione che circola in questo clima elettorale infuocato ricordo che:

1 - Non c'è l'effetto "trascinamento" dai candidati consigliere al Sindaco collegato e viceversa. Quindi per attribuire un voto al candidato a Sindaco il suo nome deve essere barrato con una bella "X" sul suo nome, altrimenti i voti vanno solo alla lista;

2 - Doppia preferenza di genere, la legge dice che l'elettore può esprimere due preferenze di genere diverso. Quindi, non è un obbligo e le preferenze singole non possono essere annullate;

3 - In caso di due preferenze dello stesso genere, va annullata la seconda preferenza. La seconda preferenza come indicata dalla nota in proposito della regione siciliana è indicata dal numero 2 o da una linea tratteggiata;

4 - Le schede dovranno essere annullate nel caso in cui non sia chiara l'intenzione dell'elettore, ad esempio, barrare più simboli.

Per ogni dubbio potete leggere l'articolo sul Quotidiano di Gela in proposito con note sulle disposizioni di riferimento: Legge elettorale regione siciliana
Votate onestamente l'indagine al pubblico, sarà diffuso alla chiusura dei seggi (a giochi fatti), il voto è segreto e riservato. Le indagini sono due:

Gelesi: quale candidato a Sindaco avete votato?


Gelesi quale lista avete votato?
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