sabato 18 ottobre 2014

Gela –  Dopo alcune lamentele sulla caduta di una Palma nel quartiere “Settefarine”, ritorna la questione della inutilità della Ghelas, società di “servizi” partecipata del Comune.
L’A.D. Robbilatte sbottava sul giornale “la Sicilia”, il 14 Settembre 2014 scorso, contestando le critiche ricevute nell’occasione indicata in attacco, denunciando che con solo 10 gli addetti non può curare il verde pubblico e garantire un pronto intervento in caso di urgenza. 
"La Sicilia" del 14 Settembre 2014

  Frase che dimostra la sua onesta e anche delle mancanze nella sua gestione sociale, infatti, come potrebbe  l’Amministratore Delegato garantire un servizio efficiente?
Peccato che la società  è piena zeppa di dipendenti, circa 100, se solo 10 si occupano del verde pubblico, cosa fanno gli altri 90 dipendenti?  E’ pacifico che ci siano ampie sacche di inefficienza all’interno della Ghelas e se l’A.D. riconosce l’esigenza di più personale in un determinato settore, cosa si dovrebbe fare? Assumere altro personale?
Non capisco perché – inoltre - debba essere la cittadinanza, o un gruppo facebook come questo, a controllare l’operato di un’appaltatore del Comune che sempre più spesso si dimostra lento, sbadato ed inconcludente;  eppure esistono commissioni, nuclei, comitati ristretti e uffici che dovrebbero occuparsi di controllare e monitorare.

Probabilmente ci troviamo di fronte al fallimento del Pubblico, l’unica vera soluzione sarebbe bandire vere gare d’appalto per garantire e mettere in concorrenza più operatori, intanto come sempre, l’inefficienza del Comune, tramite la Ghelas, viene patita dai cittadini gelesi.

Peccato che il Sindaco non abbia capito che il funzionamento del braccio operativo la Ghelas era  fondamentale per raggiungere gli obiettivi promessi in campagna elettorale, come “quelli turistici” evergreen della propaganda elettorale. 
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