domenica 30 marzo 2014

scritto da Francesco Salinitro


Due articoli dal Corriere di Gela di ieri (di Rocco Cerro e di Filippo Guzzanti) fanno il punto sul caso Raffineria di Gela.
Eppure la Raffineria ha già programmato da anni la chiusura della fabbrica, colpevole la città se non sarà capace di dotarsi di alternative economiche e occupazionali serie e percorribili, anche per affrancarsi più agevolmente dal ricatto, e se non saprà imporre alla fabbrica e allo Stato che la detiene, azioni di bonifica che evitino la condanna eterna a convivere con una bomba ecologica di straordinaria potenza distruttiva.
Auguro alla città e al territorio che la politica, i sindacati e pezzi dell'informazione non spingano nella direzione dell'ennesima capitolazione della città e dei cittadini a favore degli interessi, particulari, della raffineria e, in definitiva, contro la propria stessa vita.
Spero che l'azione dei cittadini non indebolisca quella della Procura della Repubblica e del TAR, per l'ansia e la preoccupazione della chiusura della fabbrica, o perchè distratti dal sacrosanto impegno contro l'eolico che deve comunque continuare.
Al neonato movimento NO PEOS auguro di diventare anche NO PET-COKE e che sappia saldare i due obiettivi cruciali per il futuro di questa parte di Sicilia. Due negatività ingombono (pet-coke e ammasso di pale eoliche). Due NO che devono coniugarsi con due grossi SI forti e chiari: SI alla bonifica e Si alla salute pubblica e alla bellezza del territorio, condizione prima per il VERO sviluppo.

Nel 2002 sotto la minaccia della chiusura dello stabilimento per l’uso illegale del pet-coke – fu emanato (a furor di popolo) uno scellerato decreto che disarmò la magistratura inquirente. La Raffineria continuò, stavolta con il crisma della legittimità, ad utilizzare il carbone di scarto prodotto dal processo di raffinazione del greggio, vendendo il surplus di energia ad Enel, senza curarsi del danno procurato all’ambiente e alla salute dei cittadini. Nell'altro articolo, Filippo Guzzanti, parla di bluff chiusura, e riporta la posizione della procura di Gela.
Arch. Francesco Salinitro
Comitato Civico Gela Brainstorming-Gaetano Gueli 
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