venerdì 10 gennaio 2014

Una questione di diritto costituzionale, prettamente tecnica ed asettica come la separazione tra esecutivo e legislativo (che riporto integralmente sotto), può essere motivo di offese personali, ingiurie e metodo squadrista. Per i "grillini" l’ordalia mediatica, il linciaggio politico costituiscono cose di “ordinaria amministrazione”.
Commenti come:
·         servi del potere”;
·         capisci ciò che lecchi”;
·         aspettate le briciole dal tavolo del potere
·         ruffiano”;




Queste frasi, come sopra riportate, sono l’unico metodo con cui riescono ad interloquire, non con un avversario politico, ma con i semplici commentatori. Cosa succederà alle prossime amministrative a Gela? Come fare a tutelarsi dalle diffamazioni, ingiurie e i metodi di squadrismo?
Presto un e-book sui metodi informatici e le tutele legali per arginare il fenomeno su TiempoLibreSite.com

Allegato

I "grillini" sono rimasti al Pre-Montesquieu, cioè nessuna separazione dei poteri. 
Pur di attaccare il Presidente, farebbero carte false e quindi 
Giuseppe Lo Monaco
, incaricato a 5 stelle afferma (errando - ma non sapendolo): 
<<Ecco i nomi e cognomi di coloro che hanno votato per l'abbassamento delle royalties che le compagnie petrolifere devono pagare alla Regione Sicilia, cioè a noi cittadini, per l'estrazione del petrolio, dal 20% al 13%.
Sono il PD, UDC e il Megafono di Crocetta. L'ennesimo regalo ai poteri forti!
Ed ora chi dovrà mettere la differenza? A chi verranno aumentate le tasse per colmare questo buco? Ovviamente a pagare saranno i cittadini!
Mi raccomando, spargete la voce e dite ai siciliani di continuare a Votarli! Perchè loro sono proprio dalla parte dei più deboli!>>

Ma cosa dice?
Anche i Bambini sanno che l'esecutivo e il legislativo sono separati, se uno fa il Capo dell'Esecutivo, il caso del Presidente Crocetta, non può essere deputato.
Almeno così dice la logica e l'evoluzione del pensiero costituzione degli ultimi 300 anni.... ma anche questo simpatico opuscoletto fatto per i grillini: http://www.regione.sicilia.it/famiglia/elettorale/REQUISITI%20PER%20LA%20CANDIDATURA%202009%20-%20ELETTORALE.pdf

E pensare che Lo Monaco per avere il suo incarico all'ARS ha superato una severa selezione da parte dei grillini... una formazione universitaria economico-giuridica degna dovrebbe impartire questi concetti basilari. Ma chiediamo conferma a Filippo Guzzardi e John Horsemoon: può il Presidente della Regione essere contemporaneamente deputato e fare sia il capo dell'esecutivo che il legislatore (cioè votare leggi regionali*)?
Djibril Djibi
*fare il legislatore significa votare le leggi

giovedì 9 gennaio 2014

Il 21 Gennaio verrà inaugurato a Palermo la X edizione del master in System Dynamics che, si propone di formare esperti nel governo aziendale, con particolare riferimento alla realtà della piccola-media impresa e della pubblica amministrazione.

Questo Master di specializzazione - organizzato dal Professore Carmine Bianchi coadiuvato dal Dipartimento CED4 vice presieduto dal Prof. Enzo Bivona - è unico in Sicilia, ma anche l’unico in tutto il Sud Italia. Nonostante gli esperti in System Dynamics sono molto ricercati nelle aziende di grandi dimensioni, per la gestione dei fenomeni complessi.

Continua su VisionediOggi. - 15 Borse di Studio ex Inpdap per Master


domenica 5 gennaio 2014

di Stefano Italiano                                                    Esclusiva Gela Brainstorming - Gaetano Gueli

1 - Cenni storici
La Cooperativa Agro Verde è una grande realtà produttiva dedita alla produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli in Italia e all'estero con i canali della grande rete di distribuzione (METRO, COOP e altri), nata nel 1994, per mano di una ventina di giovani serricoltori operanti sui territori della fascia costiera di Gela.
Nel 2001 ha ottenuto il riconoscimento di Organizzazione di Produttori, che conserva in forza del Reg. CE 1234/2007, raggruppando, ad oggi, un centinaio di aziende dedite alla produzione di prodotti ortofrutticoli di grande qualità - prevalentemente pomodoro da mensa (ramato, insalataro, ciliegino, datterino, ecc.) -  nel rispetto di un Disciplinare di Produzione Integrata che ne garantisce la qualità e la salubrità.
Nel 2011 ha acquisito la certificazione volontaria di qualità Global GAP.

2- Motivazioni che hanno spinto l’azienda pensare al progetto agro-energetico
Nel primo decennio di attività il numero degli associati è cresciuto da 20 a 200, anche il fatturato si è decuplicato, raggiungendo quota 18 milioni di euro nel 2003. Tuttavia, già in quegli anni di crescita esponenziale, ci si rendeva conto che il mercato stava rapidamente e irreversibilmente cambiando. Infatti, si registrava il continuo calo dei prezzi di vendita  della produzione, sia a causa della concorrenza spesso sleale delle merci provenienti dal Nord Africa (Marocco, Tunisia, Egitto, ecc.), sia per la sempre maggiore concentrazione della domanda nelle mani della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che praticamente ha ridotto ai minimi termini la funzione dei Mercati Generali delle grandi città italiane ed estere. Proprio quei mercati che valorizzavano al meglio le produzioni di Agro Verde.
Se i Mercati Generali non avevano mai richiesto ai produttori la programmazione della produzione, la GDO, invece, ha preteso - e pretende sempre più - la programmazione della qualità (standard qualitativo preciso), della quantità (l’approvvigionamento certo di determinati volumi di prodotto) nel tempo (durante tutto l’arco dell’anno bisogna garantire determinati volumi di prodotto con lo standard qualitativo pattuito).
I piccoli e medi produttori associati, nonostante gli sforzi e tutta la buona volontà possibile ed immaginabile, non sarebbero mai riusciti a rispondere alle esigenze del nuovo mercato, perché impossibilitati a produrre tutto l’anno a causa di strutture produttive inadeguate, prive di impianti di climatizzazione, costretti a subire il susseguirsi dei danni causati dal freddo e dal caldo, durante il decorso stagionale.
L’unico modo per uscire da questa spirale, si pensò, è la realizzazione di una grande azienda, che in un solo corpo aziendale riesca ad integrare quanto di meglio ci sia a livello di strutture produttive – serre degne di questo nome - per la coltivazione in “fuori suolo” (soilless degli anglosassoni), corredate con impianti per il controllo totale dei parametri climatici: temperatura, luce, composizione dell’aria confinata nella serra.
La domanda era ed è: “Perché in Nord Europa, dove le condizioni climatiche sono praticamente proibitive - vedi Olanda – si può riscaldare, arricchire l’aria con CO2,  per ottenere produzioni molto redditizie, nonostante gli altissimi costi energetici e da noi, dove le condizioni climatiche di base sono molto più favorevoli, non si può fare altrettanto con costi molto più bassi?”
Evidentemente, la risposta è già nella domanda. Nelle nostre condizioni è sicuramente possibile.

3 - Il progetto del polo serricolo agro-energetico
Si giunge così alla decisione di portare avanti un progetto "AGRO-ENERGETICO" volto alla produzione di energia da fonti rinnovabili, integrate su serre di moderna concezione, da destinare alla produzione di ortaggi per 12 mesi all'anno, tali da garantire a regime l’occupazione a tempo pieno di 300 nuove unità lavorative, alle quali aggiungere quelle dell'indotto.
Il progetto ha l’obiettivo di abbinare alla già sperimentata attività orto-serricola del soggetto promotore la produzione di energia da fonti rinnovabili, mediante l’impiego di pannelli fotovoltaici integrati su apprestamenti serricoli innovativi. Il nuovo impianto ricadrà su una superficie complessiva di 230 ha di terreno, attualmente incolto, e prevede la costruzione di 120 ha di serre, adibite alla coltivazione in regime delle più avanzate tecniche di “coltivazione fuori suolo”, in grado di produrre 80 MW di energia elettrica.
La dotazione tecnologica prevista negli impianti agro-serricoli è molto avanzata e potrà avvalersi dell’istallazione di piccoli impianti di cogenerazione che unitamente alla componente fotovoltaica produrranno energia da fonti rinnovabili, nonché energia termica e CO2. Queste ultime, classificabili quali prodotti di scarto nei processi industriali di questo tipo, grazie alla loro perfetta integrazione con le innovative tecniche  di coltivazione agricole, garantiranno nelle serre condizioni climatiche ottimali (caldo e freddo ad libitum, secondo le necessità delle piante), nonché l’arricchimento con CO2 dell’aria in esse confinata (concimazione carbonica per potenziare l’attività fotosintetica delle piante), in modo da ottenere per dodici mesi all’anno produzioni più elevate, di qualità eccellente. La potenza prevista dei detti impianti di cogenerazione è pari a 40 MW.
Allo stato attuale l’Agro Verde riesce a produrre e commercializzare volumi annui superiori a 100.000 quintali. Però, con la realizzazione di questo progetto, grazie all’adozione delle tecniche innovative sopra richiamate, si prevede un forte incremento produttivo, cioè il raddoppio delle rese per mq., che a regime potranno quadruplicarsi.
Tutto ciò si tradurrà in un maggiore potere contrattuale nei confronti della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) perché, contrariamente a quanto avviene oggi, si potranno garantire approvvigionamenti costanti, con elevati standard qualitativi e di salubrità per tutto l’anno solare. A titolo di esempio, possiamo allegare il contratto di fornitura siglato con “REWE”, nota catena di distribuzione tedesca, che ha voluto manifestare subito il suo interesse per l’iniziativa futura…
In un territorio soggetto all’irreversibile politica di dismissione degli obsoleti impianti dell’industria petrolchimica, già causa di forti tensioni sociali, com’è quello gelese, l’iniziativa proposta dall’Agro Verde è meritevole di attenzione, sia per l’introduzione delle tecnologie innovative in ambito agricolo ed energetico, peraltro nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica di uno sviluppo eco-sostenibile, sia per i vantaggi socio-economici per l’intero territorio, rappresentando, in atto, un concreto esempio di collaborazione tra pubblico e privato per il perseguimento di superiori interessi a vantaggio della collettività. Infatti, viste le ricadute occupazionali generabili dall’insediamento dell’industria agro-energetica oggetto di discussione (300 unità solo nel diretto); vista la libera scelta del soggetto proponente di non occupare aree soggette a vincoli di tutela ambientale e paesaggistica, le istituzioni locali, ma anche quelle centrali, hanno voluto sostenere questo progetto adottando tutti i provvedimenti utili, ivi inclusi il pronunciamento della dichiarazione di pubblica utilità del progetto e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei terreni necessari, con deliberazione n. 111 del 25/10/2011, del Consiglio Comunale di Gela, che si allega in copia.
Concludendo, rimandando per gli aspetti economici e finanziari al business plain, in copia alla presente, si afferma, in estrema sintesi, che il progetto è sostenibile dal punto di vista economico e finanziario e, non ultimo, dal punto di vista ambientale. Esso è certamente meritevole di attenzione, perché, essendo in linea con gli orientamenti socio-politici attuali, in materia di energia, di agricoltura sostenibile e dell’improcrastinabile esigenza di creazione di posti di lavoro, risponde, rispettivamente, realizzando: energia da fonti rinnovabili; prodotti agricoli, con l’attuazione di tecniche di produzione integrata; occupazione stabile, in due settori che integrandosi in uno (quello agro-energetico),  possono guardare con serenità al futuro. Infine, grazie alle scelte tecnologiche operate e alle dimensioni, ha tutte le carte in regola per divenire uno dei più grandi ed innovativi esempi in Europa nel campo delle produzioni agricole d’eccellenza e delle energie alternative da fonti rinnovabili.


                                                                           Stefano Italiano
                                                                  Presidente Coop Agroverde
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