lunedì 13 agosto 2012

2700 anni di storia... persa

di Marco D. Kakoliris

Sarà la voglia di “nuovo”, di “imitazione” e di “invidia” verso le “grosse città” ma, come il taschino bucato contenente monete piano piano perdiamo gli “spicci” della nostra storia.

Un colpo di spugna, quello che ci vuole per compiere una semplice operazione. 

Ultimo dei tanti casi il cambio di nome della “capannina”, storico locale delle giornale degli abitanti di Macchitella, che di generazione in generazione lì si sono ritrovati e riavvicinati alla città dopo esserne partiti. 

Rimane ancora però nella memoria dei tanti macchitellesi che su internet continuano a rievocare e ricordare la storia del locale, dalla sua costruzione da parte di Antonio a quando, secondo i post di Giosuè, “La tettoia di canne [....] l'abbiamo trasportata una trentina di baldi giovanotti per tutta la via Sabbioncello e Mazara del Vallo perche' era oramai inutilizzata ed abbandonata nella vecchia pizzeria che si trovava di fronte al parcheggio delle suore lato Montelungo.......Antonio riusci cosi' a trasformare " La Capannina " in un luogo di aggregazione non solo dei ragazzi di Macchitella..........” e Salvatore ricorda “L'abbiamo trasportata di sera tardi per non intralciare il traffico .” e come continua Anotonino “e il juke box suonava: "Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?". O "Diana", "...passerotto non andare via", etc “. 

Certo la struttura negli anni è andata via via migliorando mantenendo pur sempre la sua funzione di cuore pulsante del quartiere e il nome, tradizione rispettata pienamente dopo l'ultimo restauro, peccato che con il nuovo cambio di gestione la capannina non esista più. Adesso si chiama “Cohiba”, come un sigaro. 

Purtroppo Gela non è nuova a questi generi di “atti” compiuti in nome del progresso.... me forse non sarebbe meglio se prima del progresso si desse spazio alla storia ed all'identità di una città e di un quartiere in piena trasformazione e perdita d'identità. Certamente auguro al nuovo nome lauti gaudagni ... pur sempre a discapito d'una identità di quartiere.


Marco D. Kakoliris

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