sabato 8 dicembre 2012


Il Dipartimento dello Spettacolo di Disneyland Resort Paris seleziona ragazzi e ragazze di età maggiore di 18 anni per interpretare in costume i ruoli dei suoi personaggi più famosi e/o interpretare i ruoli di principi e principesse e/o partecipare alle parate nella qualità di ballerini.

Requisiti:

  • CONOSCENZA FLUENTE DELL’ INGLESE O DEL FRANCESE, NON SARANNO AMMESSI CANDIDATI NON IN  POSSESSO DI TALE REQUISITO (i colloqui per coloro che supereranno l'audizione saranno svolti solo in lingua).
  • Tutte le altezze da 1.37 m a 1.94 m sono accettate,
  •  PARTICOLARMENTE RICERCATI SONO I CANDIDATI DI BASSA STATURA (1.37 m – 1.53 m).
  • Per i ballerini/e sono richieste nozioni di modern jazz e/o danza classica.
  • Si richiedono dinamicità ed entusiasmo.
  • Saranno valutate positivamente esperienze di aerobica, teatro, mimo e di animazione.
Le domande dovranno essere inviate entro il 07 Gennaio 2013 e le selezioni si svolgeranno a Palermo il 25 Gennaio 2013.
Potrete avere maggiori informazioni sul sito dell'eures: http://www.regione.sicilia.it/lavoro/uffici/eures/

mercoledì 5 dicembre 2012

Dopo il referendum confermativo del 2011, che ribadì la scelta degli italiani di non puntare su questa fonte di energia, confermando appunto l'esito del referendum abrogativo del 1987, si torna a parlare della realizzazione di nuove centrali.
«Sarei felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari. Centrali sicure e controllate, costruite da veri scienziati». Le parole sono quelle del neoassessore alla Cultura della Regione siciliana, il professore Antonino Zichichi, a La Zanzara su Radio24 «Immaginate di avere una macchinetta dove metti un euro ed esce un panino - continua ancora Zichichi - e una macchinetta identica dove metti sempre un euro ed escono un milione di panini. Voi che scegliereste? Un milione, è chiaro. Ecco questo è il vantaggio dell'energia nucleare per il genere umano». E gli incidenti più recenti, chiedono i conduttori?: «Fukushima, e prima ancora Chernobyl si spiegano col fatto che la tecnologia nucleare è stata messa in mano a irresponsabili, tutto qui»


Affrontiamo l'argomento evitando di mescolare discorsi ideologici, provando anche anche a superarare l'allarmismo post-incidenti (Fukushima e Chernobyl, che ricordiamo comunque essere centrali obsolete di prima generazione...). Proviamo quindi a fare un'analisi dei Pro e dei Contro del nucleare:



PRO:

- Abbiamo delle centrali a poca distanza dal confine;
- Acquistiamo già energia nucleare dalla Francia;
- Zero emissioni di CO2;
- Produzione di energia elettrica su vasta scala;
- Ciclo di vita della centrale molto lungo;
- L'energia nucleare riduce la dipendenza dall'estero nell'approvvigionamento energetico;

CONTRO:

- Le scorie radioattive;
- Costi elevati realizzazione impianti;
- Le centrali sono un facile bersaglio per il terrorismo;
- Elevato consumo d'acqua;
- Non è una fonte rinnovabile.

Questi sono alcuni dei più importanti vantaggi/svantaggi della tecnologia nucleare dai quali ognuno può trarre le proprie conclusioni. A mio modesto parere, il tempo del nucleare in Italia è passato. Almeno per questa tecnologia nucleare.
E' vero che le centrali di III generazione hanno raggiunto un grado di sicurezza molto elevato, tuttavia rimangono tanti i dubbi. Considerando anche che nei prossimi due decenni saranno disponibili centrali di IV generazione, sarebbe davvero un controsenso costruire centrali con tecnologia che a quel punto risulterebbe "vecchia". Ci sono inoltre nuove ricerche che mirano allo sfruttamento delle scorie stesse per produrre energia elettrica, anche se il vero grandissimo sogno, è quello della fusione nucleare. Se le ricerche avranno successo, la fusione nucleare, a differenza dell'attuale fissione, permetterebbe di ricavare energia pulitissima senza scorie alcune. Questo si, risolverebbe ogni tipo di problema che riguarda il fabbisogno di energia, non solo in Italia o in Sicilia, ma in tutto il globo. Rimarrà soltanto un sogno? A mio avviso, fin quando esisterà la dittatura del "Dio petrolio" difficilmente vedremo un'accelerata in tal senso....Ma questa è tutta un'altra storia(o forse no...) .


giovedì 22 novembre 2012

Alcune novità sono state approvate dallo staff di Gela Brainstorming:
 
I) Vi sarà una partnership con Sicilia in Movimento che farà da consulente, ogni qualvolta si dovrà parlare di tematiche storiche, culturali e giuridiche legate alla Sicilia;


II) Verrà realizzato lo statuto del Comitato Civico di Gela Brainstorming che, sarà una cosa distinta dalla parte editoriale ed entrambe avranno autonomia ed indipendenza;


III) Siamo inoltre alla ricerca di ulteriori partnership con altre associazioni, giornali locali, tv e qualunque altra organizzazione che abbia a cuore la nostra Città;

IV) Dopo aver sistemato i primi due punti faremo una riunione globale con tutti i simpatizzanti e gli interessati per iniziare il tesseramento.


P.s. Siamo alla ricerca di studenti universitari e dei licei per iniziare un progetto, contattateci a gelabrainstorming@tiempolibresite.com

domenica 11 novembre 2012


Il Movimento 5 Stelle è l'attuale alternativa al sistema corrotto e compromesso della Res publica, ha ragione chi afferma che il precedente governo non ha dato un grande esempio, anche se dimentica i precedenti 40 anni di Repubblica... in cui c'è stato posto per amanti, amiche, amichetti, put****e... fratelli, sorelle, cugini... raccomandati del vescovo, da Kruscev, da Regan... ecc ecc 

L'argomento della corruzione della Repubblica è un sempre verde di ogni epoca, solo raramente si presentano le condizioni per l'alternativa a questa degradazione dei costumi e della morale della vita pubblica e la gente reclama a gran voce pulizia... rigore ed intransigenza.

Quest'alternativa  pur di farcela piacere, siamo disposti a scendere a compromessi con alcuni valori indisponibili ed importanti. 
Quello che vorrei far circolare, non è come qualcuno pensa un attacco per la distruzione del M5S... chi sarei? Pierluigi Battista?
La mia idea è quella di mettere in guardia i grillini, simpatizzanti sulle storture del loro modello ed invitare a risolvere i loro problemi presto, perché più passerà il tempo, più diventerete potenti e più i problemi si ingigantiranno... e diventeranno meno gestibili.

Alcuni segnali preoccupanti sono emersi in questi giorni sulla democraticità del M5S e sulla forma di fanatismo che scatena nei seguaci
Dovete chiedere chiarezza al vostro leader maximo, dovete chiedere se voi come Movimento: credete alla libertà d'espressione?, d'opinione?, di religione?, economica? alla libertà personale? e se credete in una giustizia amministrata da giudici terzi ed imparziali?... ultimo e non meno importante credete nella rappresentanza democratica? 
Se si, dovrete iniziare ad applicare questi valori nel vostro movimento, il che significa che dovrete avere organi eletti, compreso il leader del vostro partito.

Oggi, mi trovavo a discutere con un'amico che mi ha detto: "perché non ti stanno simpatici quelli del movimento 5 stelle?"
Non è una questione di simpatia o di antipatia, non è una questione di killeraggio...  è una questione di dovere etico- morale avvisare i cittadini scontenti e frustati dal regime partitocratico che ha sprecato le risorse (sottolineo dell'attuale generazione) che l'alternativa su cui stanno puntando è un'alternativa bacata e rischia di marcire.
Se vi piace le cose di cui parla Grillo... da circa una vita Marco Pannella e il Partito Radicale parlano di queste cose dal finanziamento pubblico ai partiti, ai giornali... alla divisione della carriere dei magistrati, al collegio uninominale all'inglese... alla critica al sistema partitocratico... ma il Partito Radicale è un partito convintamente liberal democratico... 

Quindi spero di aver chiarito il mio pensiero, non è killeraggio o attacco ma critica costruttiva per il bene dell'alternativa.

lunedì 5 novembre 2012



L’ultima riunione del Movimento 5 Stelle ha reso inutili le oltre 3500 preferenze che il popolo gelese aveva affidato al candidato gelese a 5 stelle, al secolo Giuseppe Lo Monaco. 
I criteri per cui è stato preferito Cancelleri che ricordiamo poteva optare per uno degli altri due seggi conquistati a Palermo e a Catania… non sono stati chiariti o meglio, le spiegazioni sono state infarcite di fideistici dogmi.
Il movimento 5 stelle Sicilia parla di scelta coerente d'appartenenza al territorio, in pratica sostengono i fedelissimi che "gli eletti debbono rappresentare la loro provincia di residenza", peccato che non siano stati altrettanto coerenti ed attenti nelle candidature. Se la pensavano effettivamente così perché hanno candidato Cancelleri in altre province oltre a quella di residenza?
E’inutile candidare qualcuno in una provincia che non è la sua, se parliamo di rispetto del valore territoriale! Dove sta la coerenza, l'etica e la morale di questo comportamento?
E poi riflettendo bene, sarebbe doppiamente grave far candidare qualcuno che alla fine non può rappresentare gli elettori che gli danno la fiducia, se per un regolamento interno o per un valore  inespresso  gli sarebbe VIETATO. Quindi cosa è successo?
Semplice, Cancelleri DOVEVA entrare all’ARS perché uomo di fiducia di Grillo e quindi lo aveva candidato in più province (qui si capisce il grande rispetto per gli elettori di questo nuovo partito)… grazie alle oltre 3000 preferenze dei gelesi, però Cancelleri e Grillo hanno potuto fare lo show della “coerenza”.
Uno spettacolo ipocrita, a cui credono ben pochi, a questo punto sorge un quesito: i grillini gelesi sono stati frodati o sono stati degli ascari?
Qualunque sia la risposta il territorio è stato scippato, dal nemico esterno o dal nemico interno... questo poco importa, il danno rimarrà. Spero che i nostri concittadini alle prossime elezioni non si facciano ammaliare dalle attraenti sirene nissene...

Vi lascio alle parole dell'ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo:


sabato 20 ottobre 2012

Dati Istat Sicilia 2011

La Sicilia che esce fuori dai dati Istat 2011 dimostra che il basso livello di scolarizzazione è correlato ad un basso indice di sviluppo ed un alto tasso di disoccupazione. La percentuali dei diplomati è al di sotto della media nazionale, come quella dei laureati.
Le università siciliane perdono iscritti compresa la Kore di Enna che perde il maggior numero di iscritti in percentuale... La provincia di Caltanissetta ha i peggiori dati siciliani sul livello di scolarizzazione dell'isola...  e sull'acquisto di quotidiani e libri.

Industria

Dal punto di vista della struttura del tessuto industriale siciliano, nel 2010,
si sono contate 30.667 imprese attive nel settore manifatturiero, il 5,6% del 
totale nazionale, operanti prevalentemente nel comparto del legno con 7.503
imprese (pari al 24,5% del totale), nonché in quello alimentare (23,2%) e della 
metallurgia (18,8%). Il numero delle imprese, tra il 2007 e il 2008 si è ridotto 
di 98 mila unità (-0,3%) e di ulteriori 6.693 unità nel 2009, corrispondenti ad 
una variazione negativa del 17,8%. Nel 2010 una ulteriore riduzione dello 0,7% 
ha caratterizzato l’andamento del comparto industriale regionale. Analizzando i 
singoli settori nell’arco del periodo 2006-2010 si evidenziano andamenti 
ovunque recessivi sebbene alcuni settori mostrino in alcuni anni deboli segnali 
di ripresa non confermati nel tempo. In particolare sofferenza appaiono i 
comparti alimentare (-37,6%) e quello metalmeccanico (-64,4%). Più del 60% 
delle imprese attive siciliane opera sui territori delle province di Catania (7.110 
industrie), Palermo (6.833) e Messina (4.127), con una predominanza che si 
osserva anche a livello di singolo settore. Da rilevare comunque che, 
escludendo le tre aree metropolitane summenzionate, Trapani mantiene una 
quota consistente di imprese nel settore dei mezzi di trasporto (13,2%), dei 
prodotti non metalliferi (12,8%) e dell’industria alimentare (10,7%), mentre è 

Cultura

Un quadro aggiornato ed attendibile dell’editoria giornalistica è fornito 
dallo studio sulla stampa in Italia curato dalla FIEG (Federazione Italiana 
Editori Giornali). In base ai dati pubblicati nell’ultimo rapporto (La stampa in 
Italia dal 2006 al 2009) la tiratura complessiva delle due testate quotidiane 
classificate come “regionali” (Il Giornale di Sicilia e La Sicilia) è diminuita, nel 
2009, del 6,0% rispetto al 2008. Tale dato è da attribuire, in maggior parte, ad 
una perdita nella tiratura de La Sicilia (-9,4%) essendosi ridotta la tiratura del 
Giornale di Sicilia del 2,5%. Ciascuna delle due testate in oggetto rappresenta, 
in termini di tiratura, circa il 3% del totale delle testate nazionali. Anche sul 
piano della diffusione, i dati relativi al 2009, indicano una contrazione nei 
livelli di vendita dei quotidiani regionali che complessivamente perdono il 3,4% 
in termini di copie vendute. Tale perdita riguarda anche in questo caso, 
entrambi i quotidiani siciliani. La Gazzetta del Sud, classificata come 
“pluriregionale” ha subito, nel 2009, un calo nella tiratura media giornaliera (-
3,5%), così come nelle vendite (-3,3% nel 2009 rispetto al 2008).
Quanto alla fruizione di beni culturali in Sicilia i dati pubblicati 
dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali mostrano che il 
2010 è stato caratterizzato da una contrazione del numero di visitatori (-3,9% 
rispetto al precedente anno). I 3.367.826 visitatori complessivi sono composti 
per il 55,8% da visitatori paganti e per il restante 44,2% da visitatori a titolo 
gratuito. In crescita l’ammontare degli incassi che nel 2010 sono stati pari a 
poco meno di 12 mila 400 Euro (+9,2% rispetto al 2009)

Dati scolarizzazione

Nell'isola si registra una bassa scolarizzazione. Il numero
di diplomati e laureati e' inferiore alla media nazionale e
quella del Mezzogiorno. In base ai dati Istat, nel 2010
l'incidenza dei laureati tra i residenti in Sicilia di 25-64
anni era del 12,3 per cento, rispetto al 14,8 per cento della
media nazionale. 

Tasso di disoccupazione provincia di Caltanissetta

Catania, e Caltanissetta si confermano ancora una volta le province meno “attive”, con 
valori dell’indicatore prossimi al 47 per cento. Segue Trapani con valori di poco 
superiori (49,1%). 

Fascia 15 a 24 anni - 50% circa
Fascia 25 a 34 - 25% circa



http://it.notizie.yahoo.com/sicilia-bankitalia-maggiore-disoccupazione-minore-scolarizzazione-165200603.html

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssessoratoEconomia/PIR_DipBilancioTesoro/PIR_ServizioStatistica/PIR_7486913.46118292

http://www.istat.it/it/sicilia/dati?q=gettableterr&dataset=DCCV_TAXDISOCCU&dim=120%2C6%2C1%2C3%2C0%2C12%2C3%2C3%2C0&lang=2&tr=0&te=1

lunedì 24 settembre 2012


L'avv. Ventura scende di nuovo in campo e questa volta non ce ne per nessuno, i deputati uscenti sono avvisati.
Due i motivi per la sua discesa in campo, il contrasto senza quartiere in provincia per recuperare il maggior consenso possibile verso Micciché ed ovviamente contrastare Crocetta in casa, proprio quest'ultimo dovrà stare attento alla scelta dei candidati.
Perché sia il FLI che Micciché con questa mossa, hanno dimostrato che fanno sul serio, avendo schierato il loro candidato migliore.
Gela quindi fondamentale per vincere le elezioni? Penso proprio di si!

sabato 22 settembre 2012


Il 15-09-2012 dalle pagine del Quotidiano di Gela, Guglielmo  Piazza ha motivato le sue dimissioni dalla direzione regionale e la sua uscita da Grande Sud facendo con coraggio una denuncia <<non condivido la linea attuale di Grande Sud, tendente ritengo, in modo più o meno volontario ed esplicito, a supportare indirettamente la candidatura di Rosario Crocetta a governatore della Sicilia>>.

A queste accusa ha risposto a tono Giuseppe Anzalone, coordinatore provinciale del Partito, che ha respinto le accuse di Piazza e facendo intendere che la decisione dell’ex era dettata da “opportunismo politico”, visto i buoni sondaggi di Musumeci.

Abbiamo deciso di approfondire la questione con il protagonista della vicenda. Per chi non lo conoscesse, Guglielmo Piazza è stato Segretario cittadino di Alleanza Nazionale, incarico che mantenne fino alla nascita del Popolo della Libertà. Si avvicina al progetto PdL-Sicilia e non condividendo l’evoluzione delle posizioni di Gianfranco Fini, aderisce a di Forza del Sud (poi Grande Sud) partito del quale diviene componente della direzione provinciale di Caltanissetta.

             In questo periodo di militanza in Grande Sud come ti sei trovato?
Umanamente ho avuto modo di condividere questo tratto del mio percorso politico con persone che ritengo molto valide dal punto di vista professionale e personale.
Politicamente non ho condiviso alcune scelte strategiche del partito, prima a livello provinciale e poi, da ultimo, a livello regionale.
Ma questo è un fatto noto.
1.                            
                Ma, quello che voglio sapere, sono state effettivamente valorizzate le tue competenze? Le tue idee? Ti sei sentito al centro di un percorso?

C'è stato un discreto livello di interlocuzione su molti temi.
Non posso lamentarmi come singolo ma, politicamente, Gela ed il sud della provincia sono state poco valorizzate, a mio parere, sia dal punto di vista del capitale umano che dal punto di vista progettuale.
Grande Sud, diversamente, avrebbe mantenuto un gruppo consiliare in città di 4 consiglieri comunali anziché l'unica presenza attuale del Dott. Luigi Farruggia, persona per bene e politicamente valida che, però, rappresenta solo una piccola parte di quello che era l'originario progetto politico sul territorio.
Purtroppo sono le conseguenze di scelte, operate a livello provinciale, che si sono rivelate, a mio parere, errate.
Scelte che non ho condiviso ed avverso le quali ho manifestato il mio dissenso, a suo tempo, nelle sedi opportune (che non sono gli organi di stampa ma gli organi di partito).
Purtroppo la mie posizioni non furono condivise.
Ed a Grande Sud, in provincia di Caltanissetta, hanno detto addio molte persone prima di me.
              
      
            Grande Sud ha già un candidato Gianfranco Micciché: come puoi sostenere che il partito stia supportando la candidatura di Rosario Crocetta? E' un partito di pazzi Grande Sud: candidano Pippo, e poi votano per il candidato del partito avverso? E pensi sia una cosa circoscritta solo al partito locale o all’interno partito regionale?
Ti ringrazio per la domanda, anche perché mi consente di chiarire i motivi che hanno provocato le mie dimissioni.
Cercando di essere sintetici, ritengo che per i modi ed i tempi in cui è maturata la candidatura di Gianfranco Micciché, questa, al netto dei chiacchiericci di stampa (e non solo) su presunti accordi sotto banco, avvantaggi strategicamente il candidato Crocetta. Per diversi ordini di ragioni.
In primo luogo il progetto di Micciché nasce politicamente (in origine) come progetto di area (all'interno del centrodestra), di fatto coinvolgendo classe dirigente ed elettorato proveniente, per le ragioni più svariate, da quell'area.
Naturalmente, sotto questo profilo, la candidatura autonoma di Micciché, rispetto a quella di Musumeci (che fra l'altro era stato lui stesso a lanciare 48 ore prima), sottrae, in misura ancora da verificare, elettorato potenziale a Musumeci.
E ricordo a me stesso che non é previsto ballottaggio in queste elezioni.
In secondo luogo, è sotto gli occhi di tutti coloro che conoscono i meccanismi di questa legge elettorale regionale che difficilmente chi vincerà alla presidenza (chiunque esso sia) potrà contare su una maggioranza politica in aula.
Allora mi chiedo, considerato l'appoggio di Lombardo a Micciché; considerato il doppio filo che lega politicamente Crocetta e Lombardo; considerato che il progetto “terzopolista” in Sicilia è in parte con Crocetta (Udc-Api) ed in parte con Micciché (Fli); considerato che, comunque, questo polo “autonomista” dovrà stringere delle alleanze; considerato che se Micciché avesse ritenuto di voler stringere un’alleanza con il Centrodestra per il “dopo elezioni” il suo “strappo” sulla candidatura unitaria di Musumeci (ribadisco, proposta dallo stesso Micciché) sarebbe, quanto meno, da valutare come irresponsabile...beh, considerato tutto questo, più di un elemento mi porta a considerare “strategicamente poco chiara” la linea politica di Grande Sud, specie perché tendente (e visti i rilievi che ho mosso prima sfido chiunque ad andare oltre le affermazioni di principio in senso “autonomista”) a guardare a sinistra in modo privilegiato.
Ed io a sinistra né ci vado né mi ci faccio portare.
Fra l'altro anche l'On. Ruggirello (ex Mps) , che non conosco personalmente ed è di un territorio diverso dal mio (credo sia del Trapanese), è arrivato al mio stesso tipo di conclusioni riferendosi , però, a Lombardo.
Queste considerazioni mi hanno indotto a rassegnare le dimissioni tanto dal coordinamento Provinciale di Caltanissetta di Grande Sud quanto dal partito.
Ho ritenuto fosse intellettualmente più onesto fare un passo di questo genere anziché rimanere nell'ambiguità vista la mia non condivisione della strategia politica del partito.

3.                                     Se Grande Sud appoggiasse effettivamente Rosario Crocetta per la guida della regione, dovrebbe vincere sicuramente. Che logica ha schierarsi così apertamente con un candidato sicuramente perdente?
La logica di chi ritiene che si debbano combattere le battaglie che si ritengono giuste preferendole a quelle che si ritengono utili.
Fra l’altro la mia opposizione politica a Crocetta risale ai tempi in cui era il Sindaco di Gela.
E non è mai stata una opposizione “nascosta”.

4.                            Rosario Crocetta è un tuo concittadino non sarebbe vantaggioso per la tua Città, avere un presidente della Regione che almeno conosce l’ubicazione del tuo territorio? Invece di averne un altro del capoluogo etneo che nonostante tutti i disastri combinati a Catania in questi anni, grazie al suo peso politico, riesce sempre ad attingere risorse ed accentrare tutte le utilities?

In linea teorica potrei pensarla come te.
Se non conoscessi Rosario Crocetta come amministratore!...al netto del suo impegno antimafia (che è patrimonio comune anche a Nello Musumeci ed a Claudio Fava) non posso dire di lui che da Sindaco abbia ben amministrato. E’ fatto noto ai Gelesi il suo modo di operare fatto di feste e festini, annunci e promesse non mantenute senza contare la totale assenza di programmazione dell’azione amministrativa.
E’ fatto noto ai Gelesi che le uniche opere portate a termine durante la sua amministrazione fossero da anni state programmate dall’amministrazione precedente (Gallo) e che durante l’amministrazione Crocetta sia stato perpetrato, a danno dei cittadini, un enorme sperpero di denaro pubblico che ha provocato, ad oggi, pignoramenti per 11 milioni di euro all’ente Comune di Gela per debiti riferibili alla sua gestione. Ometto di approfondire la vicenda relativa all’adozione di P.r.g. non approvabile per mancanza di VAS o altre vicende di cattiva amministrazione, ben note ai Gelesi, solo per non dilungarmi troppo.
Non credo che la sua eventuale elezione alla Presidenza potrebbe portare benefici a Gela ma potrebbe affossare ancora di più la Regione Siciliana in continuità con la gestione Lombardo.
Di contro, faccio parte di quella generazione di Gelesi che frequentando Catania per motivi di studio ha avuto modo di conoscere Musumeci come ottimo amministratore dell’Ente Provincia Regionale di Catania. Oltre che come persona seria e coerente.
Coerente al punto di rinunciare alla prospettiva di un radioso futuro romano (ha più volte superato per numero di preferenze Fini nelle competizioni elettorali dove erano candidati nella stessa lista) pur di rimanere fedele al suo pensiero politico.
5.    

                  Io ho apprezzato la tua onesta denuncia, ma non pensi che in un contesto come quello gelese esserti esposto così tanto, comporterà delle ripercussioni? Insomma, ma chi te l’ha fatto fare?
Non posso avere paura di dire la verità ed esprimere la mia visione del mondo e della società. Che ripercussioni potrei avere per questo?
E, fra l’altro, non ho mai nascosto il mio pensiero politico in città.
6.     
                Adesso dove vedi il tuo futuro politico?
Il mio è un percorso politico che ormai copre circa 20 dei miei 33 anni di vita. Ed è un percorso di destra.
Non ho aderito ad alcuna formazione politica al momento, la mia è una battaglia per la Presidenza.
Non posso nascondere, però, che guardo con molta attenzione ed apprezzo veramente il lavoro portato avanti in Sicilia da Adolfo Urso.
7.    
                  Cosa pensi abbia bisogno Gela per diventare il faro dello sviluppo della parte sud-occidentale della Sicilia?
Gela ha bisogno di un Sindaco che faccia il Sindaco. Gela ha bisogno di un piano di riconversione economica del territorio coerente con la sua reale vocazione. Gela ha bisogno di tagliare il cordone ombelicale che la lega all’Eni. Gela ha bisogno di un rinnovamento (vero) della classe dirigente, non solo quella politica. Gela ha bisogno di riappropriarsi della propria identità perduta.
8.     
                 La 5° Città siciliana con uno porto commerciale e grandi potenzialità agricole ed industriali: Cos’è che tarpa lo sviluppo di Gela?
Ti informo che, durante l’amministrazione Crocetta, Gela è diventata (per numero di abitanti) la 6° città Siciliana (è stata superata da Marsala).
9.                       
                              pensi che sia colpa di Crocetta? 
...ovviamente dire che Gela è diventata la 6° città della Sicilia per esclusiva colpa di Crocetta sarebbe come dargli la responsabilità dello scoppio delle guerre Puniche!...i processi demografici però sono anche lo specchio dello stato di salute socio-economico di un territorio. Sono processi di lungo periodo, che si sviluppano nell'arco di 15/20 anni. 
Le colpe sono da attribuirsi congiuntamente a tutti coloro che hanno avuto responsabilità di governo a livello cittadino...a mia memoria (salvo una parentesi di otto mesi di governo cittadino del centrodestra) negli ultimi 15 anni Crocetta ha governato 7 anni da sindaco e nei precedenti 7 da assessore comunale o ha preso parte a processi decisionali da consigliere di maggioranza.
In definitiva, a mio parere, è complessivamente responsabilità del PD e dei suoi "derivati" locali.
                
                            Mi dicevi cos’è che blocca la Città?
 Per il resto sono uno di quelli, non rari nella mia generazione, che pensa che la presenza del petrochimico sottragga più posti di lavoro di quelli che dà. Ovviamente è una esemplificazione del mio pensiero, ho accennato già prima ad un piano di riconversione economica del territorio. Bene, penso che Gela abbia la necessità di una pianificazione territoriale adeguata al suo potenziale. Non basta un P.r.g., ma è necessario avere un’idea di quello che Gela vuole e può diventare, solo così sarà possibile attrarre investimenti. Prevalentemente nella logistica ed in settori ad alto valore aggiunto.
1

               Una banca locale e l’università non sarebbero utili alla Città invece?
Per quel che concerne Banca locale ed Università: penso che vadano fatti discorsi differenziati.
In merito alla Banca credo che l'accesso al credito sia una delle precondizioni per un sostegno e per lo sviluppo dell'imprenditoria , anche artigiana, locale.
Ma penso anche che Gela necessiti di un istituto che vada al di là del Credito Cooperativo.
O meglio, che tale struttura anche se di Credito Cooperativo assuma la forma della Banca Popolare, anche in ragione dei diversi parametri dimensionali richiesti. 
In relazione alla presenza dell'Università penso che potrebbe essere , certamente un volano tanto per l'economia locale quanto per la crescita culturale della città. 
Purtroppo, però, penso anche che nell'attuale quadro, non solo regionale, non sia semplice riuscire a costituire un nuovo polo universitario orbitante su Gela.
Entrambe le questioni , comunque, sono troppo complesse per essere affidate a poche righe e meriterebbero un maggiore approfondimento e confronto.

1     Hai altro da aggiungere per i lettori?
Oltre al fatto che sono sorpreso dal fatto che delle dimissioni, specie per i motivi che ho spiegato, abbiano provocato un tale clamore, mi auguro che abbiano compreso le mie ragioni. Sarò sempre, comunque disponibile, con chiunque volesse, ad approfondire gli argomenti trattati.

sabato 15 settembre 2012



Nonostante quello che si dice nelle piazze, per le strade e perfinio nell'intimità delle mura domestiche: Gela non è una Città senza speranze e terrei a sottolinearlo. Una flebbile speranza c'è,  dall'inizio di quest'anno la Città è in fermento e proprio negli ultimi mesi, complice l'estate questa fibrillazione ha coinvolto il settore sociale, il settore culturale e perfino il settore economico.
Mai come quest'anno ad esempio, era stata sfruttata in maniera intelligente la parte più bella del Lungomare senza le solite barracche, ma con delle attività con una gradevole presentabilità; con estremo piacere ho notato nei miei concittadini un ritrovato interesse per la loro Città, ne parlano con passione soprattutto delle possibili alternative per migliorare la loro casa comune e con altrettanto piacere ho visto i magnifici lavori della Cooperativa delle Arti Sceniche (ritorneranno presto con “La Bella e la Bestia”) e le intelligenti iniziative di Triskelion (in corso DivinoMuseo).
A cosa porterà questo fermento?
Non porterà a nulla se saremo guidati dalla solite logiche gelesi di invidie, antapatie, distinzioni in ceti e contrapposizioni per la  sola voglia di primeggiare gli uni sugli altri.
Questo fermento sarà positivo, se e solo se, riusciremo a combattere questa tendenza del gelese, e al contrario riuscire fare squadrà verso un unico obiettivo liberare la Città dal guado in cui è caduta, lasciando stare le nostre beghe interne e mettendo da parte i beceri sentimenti che hanno condannato questa Città ad essere strumento di interessi esterni (che ha garantito qualche vassallo locale).
La nostra Città per quando grande non è il luogo dove inizia e si chiude l'universo, la nostra Città fa parte di un contesto territoriale ben chiaro, ed altrettanto pacifico dovrebbe essere il ruolo da svolgere.
Gela dovrebbe essere il centro e coordinatore dello sviluppo delle Città limitrofe, essendo disposta di tanto in tanto a cedere qualcosa, per sviluppare la nostra predisposizione ad essere realmente una grande Città di servizi e di utilities, per far questo basterebbe non escludere a priori che le ambizioni personali dei singoli, debbano essere conquistate recando danno alla Città ma avendo coscienza di riconoscere e promuovere quelle cose che possono raggiungere entrambi gli scopi. 
Nessuno pretende che qualcuno faccia la vittima sacrificale (e le ambizioni sono tutte legittime), purtroppo però la classe dirigente della nostra Città pensa il contrario, pensa all'incompatibilità tra interessi personali e interessi collettivi. Se si sviluppa la Città, infatti, la loro leadership diventa contendibile e i loro interessi rischierebbero quindi, per questo bisogna depauperare la Città di risorse, di cultura e di opportunità e fare terra bruciata (come i tedeschi durante il ritiro dalla Polonia, nella seconda guerra mondiale). Meglio controllare uno stagno piccolo e chiuso, in cui le posizioni sono bloccate e si tramandano di padre in figlio che rischiare andando in un oceano di opportunità indebolendo lievemente la blindatura degli status e degli agi.

mercoledì 5 settembre 2012

Il 26 Agosto 2012 sul Giornale di Gela è uscito un articolo intitolato "Cosa hanno fatto i tre onorevoli all'Ars? Ecco il bilancio della loro attività" diversi cittadini si sono complimentati sia con l'autore dell'articolo che con la testata per il tentativo effettuato di informare la collettività. Peccato che qualcun'altro il 7 febbraio 2011 aveva pubblicato su Gela Brainstorming questo articolo:

<< L'anagrafe degli eletti... un'idea del partito radicale che all'ars è stata recepita parzialmente, manca infatti la presenza in aula...
Comunque, ci accontentiamo di quello che c'è, possiamo divertirci a fare un pò di benchmarking (interno ed esterno) grazie a quello possiamo vedere cosa hanno fatto i nostri deputati.

Classifica per quantità di disegni di legge presentati - come primo firmatario

1. Speziale Lillo 
9 disegni di legge presentati - primo firmatario
2. Donegani Miguel 
4 disegni di legge presentati - come primo firmatario
3. Federico 
1 solo progetto di legge presentato come primo firmatario

Classifica per quantità di disegni di legge - come Co-Firmatario

1. Miguel
55 disegni di legge (co-firmatario)
2. Speziale 
51 disegni di legge (co-firmatario)
3. Federico
23 Disegni di legge (co-firmatario)

Interpellanze, Interrogazioni, Mozioni ed Ordini del giorno

1. Miguel Donegani
10 Interpellanze, 4 mozioni, 2 Ordini del giorno primo firmatario.
(come co-firmatario: 8 interrogazioni, 2 Interpellanze, 30 Mozioni e 52 Ordini del giorno)
2. Speziale Lillo
1 interrogazione, 0 interpellanze, 1 mozione, 0 ordini del giorno.
(come co-firmatario: 3 interrogazioni, 0 interpellanze, 23 mozioni, 28 Ordini del giorno).
3. Pino federico
0 interrogazione, 0 interpellanze, 1 mozione, 0 ordini del giorno.
(come co-firmatario: 3 interrogazioni, 0 interpellanze, 7 Mozioni, 11 Ordini del giorno).

La qualità dei disegni presentati (decidete da soli)

Speziale Lillo nei suoi 9 disegni di legge c'è: norme per il risanamento ambientale, istituzione di borse di studio per studi comparatistici sui sistemi di giustizia dell'uw, sostegno e valorizzazione ai piccoli comuni, regolamento sulle colture ogm.
in quelli co-firmatari si parla di: Istituzione del Parco geominerario delle zolfare siciliane, Istituzione e finanziamento di zone franche urbane, Istituzione dell'Agenzia promozione Sicilia...ecc

Donegani Miguel
Sui 4 presentati 2 sono dedicati agli RMI (se li sogna pura la notte) e poi un su "norme in materie di aree industriali"...
Sui co-firmatari: Istituzione del Parco geominerario delle zolfare siciliane , Interventi finalizzati alla realizzazione di idee innovative di giovani siciliani , Istituzione dell'Agenzia 'Promozione Sicilia' ecc

Pino federico nei suo disegno di legge si è dedicato alla parità tra uomo e donna...
in quelli co-firmato, si parla di: commercio equo e solidale, valorizzazione di botteghe storiche, valorizzazione della val di noto, riconoscimento della funziona sociale degli istituti cattolici

Quello che esce con le "ossa rotte" da quest'attività di benchmarking è Pino Federico che paga anche il fatto di essere deputato di maggioranza...
Probabilmente se si dimettesse da deputato regionale farebbe un favore alla regione... ma se si dimettesse da entrambe le cariche farebbe un favore anche ai cittadini della provincia di Caltanissetta.
Per il resto questi deputati non è che abbiano fatto un granché in quasi 3 anni di attività e nessuna proposta è emersa all'ars per il territorio della provincia di Caltanissetta...

I dati sono stati presi da:

http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=781&idLegis=15
http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=755&idLegis=15
http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=639&idLegis=15
post di Catania A. Eugenio - 7 Febbraio 2011"

Sia chiaro sono felice che qualcuno prenda spunto dai miei scritti, mi infastidisce l'arroganza di alcuni tizi che mi vengono che parlano di moralità, correttezza quando poi fanno le più grosse scorrettezze.
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