domenica 4 dicembre 2011


Ci sono degli errori che la politica compie in maniera ciclica ed è quello dei contributi assistenziali.
Avevo già avvertito della possibilità che l'Ass. Ferracane facesse il papocchio economico-assistenziale.


cito: <<1. se la promessa verrà mantenuta anche durante i "periodi elettorali", dove i buoni propositi vanno a farsi friggere; 2. se questo, non sia un modo per fare entrare nell'organico della Ghelas ulteriore personale, e trasformare l'azienda (che già è improduttiva di suo) in un carrozzone assistenziale.>>

Perché bisogna essere contro questa politica assistenziale?

Non sono d'accordo con i progetti assistenziali come RMI (per chi non sapesse sono i lavoratori del reddito minimo di inserimento) o quest'altro della Ghelas, perché il progetto è sbagliato e controproducente sia per i singoli partecipanti sia per gli obiettivi della nostra società.
Io sono per il sociale, sono d'accordo per programmi d'inserimento e di recupero delle marginalità, ma si fa, con altri metodi: attraverso scuole di arti e mestieri, attraverso possibilità di studio, attraverso centri per l'impiego e stage nelle aziende. Non si fa, inserendo negli uffici comunali, regionali, provinciali o in società partecipate come la Ghelas soggetti non qualificati per realizzare lavori  che non sanno svolgere o peggio inserire dei soggetti non pienamente recuperati all'interno delle istituzioni pubbliche.

Questo papocchio socio-assistenziale fatto da Ferracana crea diversi lati negativi:

1) Standardizza verso il basso la società gelese. perché studiare? perché lavorare presso un falegname? perché lavorare, in generale? Non sapere far nulla o commettere un reato è un terno a lotto, poi ti danno pure un bel vitalizio per non fare nulla e mi  danno pure un bel posto fisso con tanto d'incarico e se sono fortunato mi danno una scrivania dietro cui sedermi. Perfetto no?
2) Punisce i meritevoli: Che hanno studiato, hanno lavorato, sono specializzati nelle professioni, ma vedono inutile questo loro sforzo. Le istituzioni pubbliche si privano dei soggetti meritevoli per questa sorta di pietas cattolica;
3) Porta inefficienze e storture nella società o se si tratta di enti pubblici nella macchina amministrativa, rendendola più incompetente di quanto non lo sia già;
4) i soggetti che partecipano al programma rmi o il ferracane and friends non si recuperano, anzi, faranno sempre peggio dato che il loro comportamento verso la società è stato premiato.
5) I soldi spesi vanno persi inutilmente sussistenza non generando alcuna economia ed alcun investimento ne culturale e ne infrastrutturale;
6) Falsa il sistema democratico, perché consente ai politici di crearsi un pacchetto voti proprietario. Falsando il sistema della democrazia e quindi influendo sulla selezione delle classi dirigenti.

Questo è il mio parere, utilizziamo i fondi disponibili del comune per aiutare le nuove idee imprenditoriali giovanili, per i prestiti agli studenti universitari, per le borse di studio estere, per i master e le specializzazioni, per gli stage lavoro, per il recupero dei mestieri artigianali, per i praticanti o gli apprendisti (come sostegno al loro reddito)... e non per l'assistenzialismo.


Scritto da Catania A. E. R. per Gela-Brainstorming

martedì 22 novembre 2011


Dopo il successo del gruppo "Gela-Brainstorming" su facebook, nasce l'omonimo blog "GELA-BRAINSTORMING".
Gela non è una città come tutte le altre e questo lo sappiamo benissimo, ma noi non ci diamo per vinti. Perchè coscienti che ogni città ha i suoi problemi e che tutti i problemi hanno una soluzione, bisogna solo trovarla. Proporre, condividere e criticare idee può fare grandi cose, sia per noi stessi e che per la nostra città. L'obiettivo del gruppo è quello di cambiare mentalità, stimolando le menti attraverso il brainstorming.
Se volete partecipare al gruppo, scrivere articoli e/o approfondimenti mandateci un messaggio privato o un'e-mail a gelabrainstorming@gmail.com. Ognuno di voi potrà intervenire liberamente sul gruppo, senza distinzioni di sesso, razza o altro per poter segnalare idee, contributi, opinioni, problemi o possibili soluzioni riguardanti il nostro amato territorio. Alla fine raggiungeremo una sintensi dei vari interventi per tema in un articolo e con questo semplice procedimento proveremo a vedere se è possibile fare qualcosa di diverso nella nostra città.

Il brainstorming (letteralmente tempesta cerebrale, semanticamente tempesta di idee) è una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Sinteticamente consiste, dato un problema, nel proporre ciascuno liberamente soluzioni di ogni tipo (anche strampalate o con poco senso apparente) senza che nessuna di esse venga minimamente censurata. La critica ed eventuale selezione interverrà solo in un secondo tempo, quando la seduta di brainstorming è finita.
Il risultato principale di una sessione di brainstorming, che apparentemente sembra un metodo sciocco e quasi infantile, è invece in genere molto produttivo: può consistere in una nuova e completa soluzione del problema, in una lista di idee per un approccio ad una soluzione successiva, o in una lista di idee che si trasformeranno nella stesura di un programma di lavoro per trovare in seguito una soluzione.
(cit.Wikipedia)


E' il cittadino che fa la città, non il contrario. Perciò non aspettare il cambiamento, sii tu il cambiamento!
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